La nuova sindrome americana ha testimonial famosi come Michael Douglas, Tiger Woods e Charlie Sheen e, da oggi, anche una diagnosi ufficiale: “sex addiction epidemic”, epidemia di dipendenza da sesso.
“Un’intera cultura e un’intera nazione s’interrogano sui motivi di questo boom”, scrive Newsweek in un articolo di copertina dedicato alla nuova schiavitù che, a dar retta ai dati forniti dalla Society for the Advancement of Sexual Health, affligge oltre nove milioni di persone, quasi il 5% della popolazione Usa.
“Fino a qualche tempo fa il sesso-dipendente era un uomo sui 40-50 anni”, spiega Tami VerHelst, vicepresidente dell’International Institute for Trauma and Addiction Professionals, “mentre ora sono aumentati vertiginosamente anche i casi tra donne, adolescenti e anziani”.
Ma il marchetting è previsto?
RispondiEliminasarebbe?
RispondiEliminapiù che altro sarebbe bello sapere come si può essere contagiati!
RispondiEliminabe', ma quello sta a te! non credo ci sia un virus nell'aria. :) personalmente penso che ogni mania sia in qualche modo deleteria. col post facevo della semplice ironia sul tono dell'articolo: credo che l'allarmismo allarmi, in generale.
RispondiEliminaDpo l'I-phone l'I-dildo?
RispondiEliminaogni eccesso sempre storpia
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