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mercoledì 9 novembre 2022

"14" protagonista dei lavori digitali della I^C dell'Istituto Comprensivo "via Sacco e Vanzetti" di Torremaggiore

Con infinita gioia scopro questi lavori meravigliosi realizzati dalla I^ C del Istituto Comprensivo "via Sacco e Vanzetti" di Torremaggiore (FG), classe inclusa nella giuria dei lettori del Premio di narrativa per ragazzi e ragazze La Magna Capitana 2022 che ha premiato "14" nella categoria 11+

Sono grafiche molto belle e ben curate, ne sono davvero onorata. 

Grazie 💚💙💜❤️🧡💛



#torremaggiore #14 #laboratoriodigitale #premioletterariolamagnacapitana2022 #narrativaperragazzi



lunedì 31 ottobre 2022

"14" ospite del Buck Festival 2022

Non è facile decidere quali parole usare e quali foto #condividere per riassumere/rendere/suggerire che cos'è il Buck Festival in generale, e cosa e quanto abbia significato per me farne parte in qualità di autrice, soprattutto a "caldo"; ma provarci fa parte del mio modo di essere.

Una lavatrice con una centrifuga delicata. Una #condivisione continua di storie, risate, batticuori, emozioni, cibo, esperienze. Una #rivelazione ricca di #empatia – che è il contrario della #apatia – capace di portar via ogni #malinconia e #tentennamento e di creare #connessioni e #corrispondenze che profumano di magia. Un sogno lucido a occhi umidi.

Grazie infinite a Milena Tancredi, direttrice artistica di questa kermesse incantevole importante e generosa che mi ha adottata per quattro giorni interi. Grazie ad Aldo Ligustro, Presidente gentile della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia; e poi grazie, a pioggia, a tutte le persone che hanno collaborato, guidato, spiegato, accompagnato, cucinato, tifato e lavorato instancabilmente prima e dopo il 20 ottobre. Questo Buck Festival è stato un #impatto fra anime affini, attente e geniali.


Un libro non è di chi lo scrive, ma di chi lo legge, ci disegna, lo colora, ci ride e gioca insieme. Felicità ♥️

lunedì 22 agosto 2022

"Fuori di galera": tre domande a Pino Pace



Ho appena letto “Fuori di galera” un romanzo per ragazze e ragazzi scritto da Sofia Gallo e Pino Pace per Marcos y Marcos, e non sarei qui a scriverne se non mi fosse piaciuto: lascio le critiche ai critici e le sviolinate ai musicisti. Scrivere per le lettrici e i lettori più giovani è meno semplice di quanto possa sembrare, lo stile deve esserlo, non le storie. E questa non lo è. Sa di vita vera, di crescita e di emozioni violente. Ho conosciuto una delle due penne di “Fuori di galera” qualche mese fa, e nel fine settimana ho fatto a Pino Pace tre domande per raccontarvi qualche dettaglio della disavventura capitata a Ilde, un’odissea pilotata da suo padre, un ex galeotto.

M.: Dove comincia la scrittura di Sofia e finisce quella di Pino? Come siete riusciti ad amalgamare così bene i vostri stili narrativi?

P.: L’idea di partenza è stata mia. È la storia di una ragazza con un padre – Angelo – che esce di galera dopo dieci anni e la rapisce; e Ilde, in qualche maniera, si lascia rapire. Oltre a essere un rapinatore e forse un assassino, Angelo è un uomo affascinante, e Ilde ha voglia di conoscerlo. Poi non sapevo come andare avanti, a me capita ogni tanto. Una sera ne ho parlato a Sofia Gallo e lei mi ha detto: fammelo leggere. Abbiamo cominciato a rivederlo e a spedircelo, e il gioco è andato avanti per qualche anno, facendo altro, naturalmente. Dopo un po’ non sapevamo più chi aveva scritto cosa, per questo è davvero un romanzo a quattro mani. A fine lavoro, quando avevamo anche trovato un editore, ci ho rimesso mano per rendere omogeneo lo stile, ma davvero è stato un lavoro a due.

M.: La protagonista ama i libri e ne presta un tot “di evasione” a suo padre: “Delitto e castigo”, “Il ritratto di Dorian Gray”, “Il deserto dei tartari”, “Siddharta” e “Il processo” sono titoli che consiglieresti a ragazzi e ragazze come Ilde o solo ad adulti come Angelo?

P.: Per Angelo vanno benissimo perché pur sembrando un uomo sicuro di sé è uno che ha di fronte ancora qualche anno di galera. Angelo si rifiuta di invecchiare, come Dorian Gray. È chiuso in una fortezza e attende qualcosa che non arriverà mai, come Drogo nel Deserto dei Tartari. Quello che arriverà, invece, sarà un processo. E Siddharta potrebbe essere una lettura che gli dà speranza. Angelo non è solo, ha una figlia intelligente ed esigente che lo aspetta, certo che dovrà faticare un po’ a conquistarla, ma in queste letture ci sono indicazioni preziose. E sono indicazioni preziose per tutti e tutte, certo che sono letture adattissime a ragazze e ragazzi. Provate.

M.: Il linguaggio è sempre coerente con i personaggi: un ex galeotto o il manipolo di delinquenti che gli gravita attorno devono necessariamente parlare e comportarsi per quello che sono. Hai avuto rimostranze o pareri negativi da parte di genitori o insegnanti? Come hai replicato?

P.: Sì, è successo un paio di volte. Degli insegnanti mi hanno riferito di genitori che hanno criticato il libro per qualche parolaccia. In un qualsiasi film in prima serata se ne sentono di peggio, ma c’è questo luogo comune che vuole la narrativa per ragazzi come un’isola incantata, un po’ fuori dal mondo. Io e Sofia quelle parole (davvero molto blande) le abbiamo misurate, e volevamo che i personaggi parlassero in maniera realistica. Detto questo è un romanzo dove i personaggi crescono, capiscono cose che prima non capivano, tutti: la ragazza, la madre e il padre. E poi è anche una storia divertente e commovente. Provate a leggerlo, secondo me potreste anche non accorgervi che a una ragazza che si trova di fronte l’assassino di suo padre, gli esca un “cazz...”!

Fatemi sapere se lo leggete. 

giovedì 21 luglio 2022

"14" partecipa alla rassegna letteraria biscegliese di Prendi Luna

Ti aspetto domani in via Tupputi a Bisceglie ❤️1️⃣4️⃣❤️





#narrativaperragazzi
#lapisedizioni #14 
#bisceglie #puglia


martedì 24 maggio 2022

"14" incontra le ragazze e i ragazzi della scuola media Rocca Bovio Palumbo di Trani


Il mio Salone del Libro si è svolto ieri e oggi, nelle sale di una magnifica libreria tranese 😍

Grazie a Elisa Mantoni ed Enzo Covelli della Libreria Miranfù; ai docenti Ocello, Sasso, Filannino, Porcelli S., Diana, Mogavero, Porcelli C.A., Montaruli, Cassanelli, Di Costantino, Papagni, Pario e Mastrapasqua, Spada, Arcara, Narcisi, Bonvino, Visaggio S., Lomuscio, Clotilde; al Dirigente scolastico Giovanni Cassanelli della scuola media Rocca Bovio Palumbo, alla biblioteca comunale Giovanni Bovio e alle classi II C, III A e III B,  I A, C, L ed M; e ancora I e II E e II D e III E: ho una pessima memoria per i nomi ma i vostri visi sotto le mascherine, la vostra attenzione e le tantissime domande con le quali avete benedetto/onorato/omaggiato me e la storia di Wal e Manu non li scorderò di sicuro. 

In solluchero! 😊













#maggiodeilibri
#incontriconlescuole
#14 #scuolemedie 
#adolescenza #trani

martedì 17 maggio 2022

Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Bifobia e la Transfobia


#17maggio
#GiornataInternazionaleControlOmotransfobia

     «Quanto pensi di aspettare ancora prima di chiederle scusa? Tu e quella scimmia urlatrice della tua ex avete trattato lei e Gabry come delle appestate!»
    «Isa non c’entra. Lasciala fuori.»
    «Invece c’entra! C’entra chiunque etichetta come “sbagliato” chi non gli somiglia. Tu non puoi immaginare il carico di sofferenza alla quale ci costringete… a quanto
tempo, cure e paranoie ci obbligate pur di guadagnare il vostro rispetto. Prendi me: sono nata con un’anima femminile, ma il mondo non sa che farsene di ciò che non
vede; non crede a nulla che non possa essere toccato con mano, verificato. Avrei dovuto evirarmi per farmi accettare? Erika lo ha fatto, ma non è servito! La gente ha continuato a guardarla con la stessa morbosità, chiedendosi cosa fosse… le osservava la faccia, le braccia e il collo in cerca di tracce di mascolinità, domandosi se fosse donna… fra le gambe, non nel cuore! Come se la verità fosse solo carne. Ogni uomo che è andato a letto con lei si è addormentato fra le braccia di una donna senza accorgersene. Era più vera lei di tante altre… era più donna lei… e anch’io, lo sono anch’io…» la frase resta sospesa. 
Luisa si sdraia su un fianco, di spalle, tace.
Rodolfo la sente singhiozzare, ma non muove un dito: una sua amica sta soffrendo, e lui non sa consolarla. Non può. Se fosse una donna come le altre potrebbe aiutarla.
Amarla. Però Luisa non è una donna.