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martedì 31 marzo 2015

AAA: cercasi Pifferaio Magico



 
Remì ("Ratatouille" 2007)

Qualche ora fa ho visto un video girato in via Giotto, a Bisceglie, postato sul gruppo Facebook SOS Rifiuti al quale sono iscritta. Preferisco seguire la “moda” del momento e non postarlo per non urtare la sensibilità di nessuno. Però devo raccontarlo. Scusate. Nel video, un gruppetto di persone dà la caccia a un ratto, lo tramortisce e poi lo disintegra a bastonate. Il tutto per colpire l'opinione non pubblica ma comunale, o più precisamente del Sindaco Spina. Ora. Prima di tutto una piccolissima premessa: a me i topi, per non parlare dei ratti, fanno orrore. Un orrore addirittura esagerato, tipo scossa lungo la colonna vertebrale. La mia è una sorta di fobia, per cui, se mi trovassi un ratto in casa, probabilmente non cambierei solo abitazione ma città. Detto questo. Il video l'ho visto ieri sera, sul tardi, e ho fatto veramente fatica ad addormentarmi. Ci tengo a specificare che non sono né un'ambientalista né un'animalista. Non nel senso estremista dei termini. Però mi hanno colpito molto, manco fossero state bastonate, le battute e i commenti che le immagini effettivamente cruente hanno suscitato. Come al solito, la tendenza di escludersi dalla rosa dei colpevoli e di ergersi a vittime ha avuto la meglio rispetto a quello che, secondo me, il video voleva dimostrare. Seppur in modo osceno. Vale a dire: da che mondo è mondo, i ratti abitano SOTTO le nostre città. Non sono un'esperta, ma presumo che se questi che insieme alle blatte sono gli animali più resistenti e antichi del pianeta  – abbiano scelto le fogne come loro habitat, evidentemente è perché nelle fogne c'è tutto quello di cui hanno bisogno e, soprattutto, perché nelle fogne non corrono il rischio di essere lapidati, investiti da auto in corsa o presi a bastonate. Mi pare pure evidente che se Remì & Sons hanno deciso di uscire allo scoperto e di INVADERE più zone della nostra città, sia perché sulle nostre strade trovano molto più cibo e merda che nelle nostre fogne. Via alle illazioni! Vuoi vedere che la causa è la sporcizia dei biscegliesi, che di sicuro potrebbero competere in quanto a igiene domestica, ma che non si fanno il minimo problema a buttare ogni genere di rifiuto non solo nei bidoni sbagliati, ma fuori dai cassonetti, per terra, nell'agro, fuori dai finestrini delle auto, sulle spiagge, eccetera eccetera ECCETERA? Chissà, magari i miei compaesani credono che pagare la tassa sull'immondizia (chi la paga) dia loro il diritto di inzozzare il paese come capita. Tanto prima o poi qualcuno pulirà. Forse. E vuoi vedere che il fatto che i fruttivendoli ambulanti (probabilmente abusivi) siano più di quelli stanziali e legali, e che le loro cassette sporche e gli avanzi della loro merce si ammonticchino agli angoli delle strade  sempre le stesse, tra l'altro, manco fossero piazzole riservate – contribuisca a sporcare il paese e ad attirare i ratti in questa o quell'altra via manco fossero fast food per sorci e affini? O chissà, forse il fatto che i pochissimi parchi della città siano perlopiù chiusi (e in stato di degrado assoluto, infestati da parassiti di ogni genere), che non esistano aree riservate ai cani e che i padroni che raccolgono la cacca dei loro cuccioloni siano tipo... cinque in tutto il paese non aiuta il decoro urbano? Le ipotesi potrebbero non finire mai. Tutto questo, OVVIAMENTE, non solleva le responsabilità del Sindaco Spina che, in quanto primo cittadino di Bisceglie dovrebbe: 1. dare il buon esempio 2. capire che solo un paese PULITO è in grado di accogliere registi, cantanti, attori, musicisti e TURISTI. Scusate le digressioni, ma sparare a zero sulla croce rossa –  umana o animale che sia –  non mi è mai piaciuto. Chiudo con una citazione rivisitata per l'occasione: chi punta il dito verso la Luna, come nel caso dei punitori di ratti del video di via Giotto, dovrebbe prima controllare che il proprio dito, la Luna non l'eclissi. Mi auguro con tutto il cuore che quel disgraziato di un topo sia stato anche scrostato dall'asfalto, dopo essere stato spiaccicato come un moscone. Una prece.

1 commento:

  1. come capisco questo discorso, non solo per la fobia di essere morso da un ratto, ma per la pulizia, che anche una città come la mia, battipaglia, purtroppo stenta ad avere...o forse è una moda per adottare questi "gentil animaletti"

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