Cosa cerchi?

venerdì 14 ottobre 2016

Condominio Abominio_Rumors


Illustrazione di Giovanni "Jackson Lloyd Brown" Di Modica
Gli abitanti del pianeta Rumor erano esseri bianchi, di luminescenze variabili (in base all’umore); misuravano ventinove millimetri d’altezza e sedici di base; avevano forma piramidale e una memoria pensante perfettamente incastonata nella parte alta del corpo. Quest’ultima era capace di compiere piccole ma significative rotazioni sul proprio asse: un click alla volta fino a un massimo di sei. Effettuando il settimo click, i Rumors potevano rigettare i dati o rinfrescarsi. I Rumors non avevano mire di conquista e non ambivano a evolversi: il loro compito era semplicemente quello di intrattenere i cosmonaviganti con audioletture, filmati di recupero, testimonianze e documentari di mondi esplosi, biofiction, liquid soap opera e quant’altro. Gli Inviati di Rumor avevano minuscole fotocellule con microscopici led verdi che gli permettevano di visionare, videoregistrare, scaricare, archiviare e cestinare i dati raccolti durante le globotrasferte; si spostavano repentinamente, senza propulsori, grazie alla naturale azione antigravitazionale caratteristica del loro pianeta. Gli Stanziali di Rumor, invece, si limitavano ad agganciarsi a un server e a lavorare a montaggio, doppiaggio, criptaggio e decriptaggio, censura e messa in onda delle trasmissioni; senza globotrasferte di alcun tipo, vita cybernatural durante. Per collegarsi alla Rete Universale delle Intercomunicazioni e uploadare i pezzi trafugati in una piuttosto che in un’altra galassia, i Rumors, sia gli Stanziali che gli Inviati, staccavano la memoria pensante dal proprio corpo effettuando il settimo click di rotazione sull’asse e, scoperto il connettore centrale, o si inserivano fisicamente in uno dei server della R.U.I. scaricandoci tutte le informazioni che avevano incorporato, oppure si collegavano via wireless alla Rete centrale (ma solo dietro autorizzazione diretta del Direttore delle Intercomunicazioni, Clang).
- Quando mi eliogrammerete? - chiese Snort facendosi azzurrino, a indicare che era in modalità remissivo-compulsiva.
- Prestissimo. La pratica è stata già avviata, è corretto, Miss Stump? - domandò il Direttore della R.U.I. alla sua segretaria momentaneamente sprovvista della propria memoria pensante, e quindi impossibilitata a rispondergli. 
- Mi conferma l’eliogrammazione, Miss Stump?
- Elioprogrammazione lanciata. L’Inviato Snort sarà globotrasferito fra pochi tic tac. Via al conteggio” fece la segretaria quando si fu disconnessa dalla Rete e il suo corpo fu tornato integro.
TIC
- Molto bene. Snort, si ricordi di monitorare ogni dettaglio, anche ciò che seguendo la logica quantistica non le dovesse sembrare importante. Ha ingerito i dati tecnici e i codici alfanumerici terrestri, spero.
TAC
- Sì: avrò proprietà di linguaggio. Si fidi, Direttore Clang.
- Badi a utilizzare un tono avvincente. Ma non troppo: si ricordi che puntiamo alle serie non ai prototipi - si affrettò a dire il Direttore della R.U.I. all’Inviato di Rumor.
TIC
- Certo, non mancherò. Non mi vedrà nessuno, vero? - chiese Snort che prese a illuminarsi di giallo, a indicare un principio di psicosi di paura.
TAC
- Che domande da Stanziale! Quando tornerà dovrò riflettere se disabilitarla alle globotrasferte oppure no! Elio-grammazione: E-L-I-O. Sarà un gas. Perfettamente invisibile - sbottò Clang.
TIC
- Scusi. L’emozionabilità è una tara del mio modello.
TAC
- Non dica altre sciocchezze! L’emotività è l’anomalia che rende gli Inviati come lei dei decenti narratori oltre che degli avidi osservatori e degli ottimi spioni. Un solo monito: non si faccia inspirare. Potrebbe compromettere il finale della fiction.
TIC
- C-ci proverò.
TAC
- L’Inviato Snort è stato globotrasferito correttamente - disse Miss Stump.
- Ottimo - concluse il Direttore che rifletté sui futuri introiti del R.U.I. e si illuminò di verde.

(da Condomio Abominio, GDS Edizioni) 


Nessun commento:

Posta un commento

Dimmi