Quando
non sai, leggi. I libretti di istruzioni per non arrabbiarti. I
romanzi contro la depressione. I saggi contro gli idioti. Chi legge
impara. E poi magari scorda, ma sa dove ricercare i ricordi. Chi va
col lettore impara le sue letture. Chi va con lo zoppo, forse, a
zoppicare. Chi legge sa che non sa niente, ma prova a rimediare, e
quando fallisce ricomincia. Chi legge è una mosca bianca, ma non
cieca. Chi non legge sa che sa più degli altri. O che sa quel che
basta. Chi legge usa gli occhiali per vedere da vicino, non per
vedere il suo vicino. Se leggi non guardi e basta. Se leggi ti
immergi. Se leggi non ingolli le parole degli altri, le assapori
sperando di soddisfare il tuo palato. Chi legge a voce alta legge per
gli altri. Chi legge a voce bassa legge per memorizzare. Chi legge e
basta è altrove. Se divori le pagine puoi saltare il pranzo ma non
la cena. Se trattieni il fiato fino al finale probabilmente hai le
branchie. Chi legge sa diventare un altro uomo o un'altra donna,
almeno per un po'. Se leggi un apostrofo sai leggere un accento. Chi
legge fa shopping per lo più in libreria. Se leggi ami la
punteggiatura e detesti le chat. Se leggi pensi che tutti leggano.
Chi legge perché deve studiare non legge altro, ma spesso, chi
studia legge tanto altro. Chi legge è scemo. Chi non legge è
sciemo.
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