Natale
è alle porte anche quest'anno, insistente come un rappresentante
della Folletto.
A
questo giro, io ho deciso che devolverò il mio pocoxmille al mondo
dell'editoria. Che se non ci aiutiamo fra di noi, qua.
Via
con la promo!
Regalare
un libro fa figo, costa meno di un percorso benessere, non fa
ingrassare, completa e definisce l'arredamento e non provoca
dipendenze di sorta. Anche se sarebbe bello.
Dal
primo Settembre fino a un secondo fa, ho bazzicato la Rete in cerca
di case editrici che potessero essere interessate alle cose che
scrivo: pare sia più difficile piazzare un ibrido che lanciare un
telescopio Habble nello spazio. Ma io sono del Capricorno: la resa
non fa parte del mio corredo astrologico. E poi sono una romantica:
il lieto fine è un Credo.
Curiosando
e inviando mail come se non ci fosse un domani e manco uno ieri, ho
imparato a conoscere meglio le case editrici medio-piccole, piccole e
medie realtà che difendono l'editoria seria. Quindi contrarie alla
EAP (che sta per Editoria a Pagamento. A pagamento per gli autori o
aspiranti tali, non – solo – per i lettori. Ma
meglio chiudere subito questa parentesi. Se vi interessa parlar male
delle EAP contattatemi in privato che ci divertiamo).
A
ogni modo.
Quest'anno,
invece di infilarti nella super mega libreria e comprare uno dei
bestseller che abbonda sui banconi come le triglie al mercato del
pesce, concedi un po' della fiducia che riservi a Facebook anche a
Paypal e compra online. Le case editrici medio-piccole non hanno la
possibilità di distribuire i loro titoli come le grandi case
editrici, ma se vuoi davvero fare un regalo, non dimenticarti di
sorprendere.
La
mia top ten (i link sono attivi, cliccate senza remore)
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