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mercoledì 9 dicembre 2015

Il tempo dei regali non è il congiuntivo


 
Liu Ye "Marie's brothers"

Natale è alle porte anche quest'anno, insistente come un rappresentante della Folletto.
A questo giro, io ho deciso che devolverò il mio pocoxmille al mondo dell'editoria. Che se non ci aiutiamo fra di noi, qua.

Via con la promo!
Regalare un libro fa figo, costa meno di un percorso benessere, non fa ingrassare, completa e definisce l'arredamento e non provoca dipendenze di sorta. Anche se sarebbe bello.

Dal primo Settembre fino a un secondo fa, ho bazzicato la Rete in cerca di case editrici che potessero essere interessate alle cose che scrivo: pare sia più difficile piazzare un ibrido che lanciare un telescopio Habble nello spazio. Ma io sono del Capricorno: la resa non fa parte del mio corredo astrologico. E poi sono una romantica: il lieto fine è un Credo.

Curiosando e inviando mail come se non ci fosse un domani e manco uno ieri, ho imparato a conoscere meglio le case editrici medio-piccole, piccole e medie realtà che difendono l'editoria seria. Quindi contrarie alla EAP (che sta per Editoria a Pagamento. A pagamento per gli autori o aspiranti tali, non – solo – per i lettori. Ma meglio chiudere subito questa parentesi. Se vi interessa parlar male delle EAP contattatemi in privato che ci divertiamo).

A ogni modo.
Quest'anno, invece di infilarti nella super mega libreria e comprare uno dei bestseller che abbonda sui banconi come le triglie al mercato del pesce, concedi un po' della fiducia che riservi a Facebook anche a Paypal e compra online. Le case editrici medio-piccole non hanno la possibilità di distribuire i loro titoli come le grandi case editrici, ma se vuoi davvero fare un regalo, non dimenticarti di sorprendere.

La mia top ten (i link sono attivi, cliccate senza remore)

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