Sandy Skoglund, Radioactive Cats, 1980, Cibachrome print. |
Intro_
C’è
che poi uno, alla fine, non ne può più. Che lotta, si incazza,
ottiene un risultato – piccolo ma che vuoi? Meglio di niente, sono
le gocce che fanno il mare – e invece tutto torna com’era
prima della lotta, a volte pure peggio. E allora, di nuovo, uno non
ne può più, pure di lottare e di incazzarsi e di non ottenere
risultati. Però non può mica stare zitto. Come le capre. Che almeno
belano. E si dice: io scrivo, potrò almeno scriverlo che, alla fine,
di lottare e incazzarmi non ne posso più, ma che stare zitta e far
finta di niente, peggio delle capre, non si può fare. Che ti svegli
la mattina senza sveglia perché le cose che non funzionano sono più
delle cose che funzionano e ti belano in testa. E che palle. E ti
giri, e ti volti, e ti rigiri e ti rivolti. E, fanculo, mi alzo,
tanto non dormo più. Ma oggi è domenica, e mettermi subito a
lavorare – o a cercare lavoro – non mi metterebbe di buonissimo
umore. Non pure di domenica. Cioè, sì. Ma un attimo. E facciamo
almeno una lista, come quella delle cose da fare. Ma per i
vaffanculo che mi belano in testa e che si possono scrivere. Che non se ne può più. Beeeeeee
One_
Tu
che vai a quindici chilometri orari in città, bravo che vai piano in
città e non investi nessuno ed eviti di dover scappare senza
soccorrere; ma mi fai perdere il semaforo e sto aspettando da dieci
minuti. È il terzo semaforo che scatta e a piedi facevo prima. Che
qua stanno tutti a chattare invece di guidare, e io ho la macchina
che va a metano, mica a peti. E lo perdo, il quarto semaforo; e pure
tu, ma tu passi col rosso, e io mi fermo. Vattene a fanculo, senza
bip.
Two_
Tu
col tuo jeeppone, ti vedo che vieni a scaricare la tua immondizia
qui, a casa mia, invece di fare come fanno le sei persone perbene che
vivono in questa città e differenziarla, la
tua maledetta immondizia che manco la metti nei bidoni, perché non
ci sta, la metti per terra, tanto poi qualche stronzo è pagato per
raccoglierla, e chi se ne frega se intanto, insozza e fa sembrare sto
paese una discarica; sì, tu che hai la jeep senza tettuccio e del
colore della cacca che si forma all’angolo degli occhi, vattene a
fanculo forte forte.
Three_
Tu
che scrivi su whatsApp senza soluzione di continuità di ogni
pidocchio che ti salta per la testa, in un gruppo di persone che non
ti leggono, non ti amano, ti conoscono a malapena, scrollano 207.901
mila messaggi ogni sera senza cacarti, e se ti cacano tu manco te ne
accorgi perché tanto non leggi, scrivi e basta; smettila con sti
gruppi di merda, torna a fare delle telefonate agli amici, che tanto
lo scatto alla risposta non c’è più da un decennio; e se esco dal
gruppo e mi rimetti, io ti banno e ti condanno al mio terzo
vaffanculo.
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