Quando
si parla di appassionati di fantascienza, si parla di sognatori:
chiunque sia capace di immaginare, sperare e auspicare a un futuro –
non dico migliore – ma perlomeno più interessante
del presente in cui si ritrova, ama il genere fantascientifico.
Forse,
come spesso accade, senza nemmeno saperlo.
Personalmente
detesto l'inciviltà quasi quanto l'ignoranza, soprattutto quando
l'una e l'altra fanno a gara a chi piscia più lontano. Detesto anche
gli estremismi: non userò mai una coppetta del nonno
al posto di un tampax per inquinare meno, per dirne una. Mai e poi
mai. Anche perché non mangio il gelato. Però ci penso, a come
evitare di produrre immondizia.
Nella
mia vecchia casa milanese avevo un apparecchio che, per osmosi
inversa, purificava l'acqua del rubinetto rendendola potabile. Un
gran bel guadagno per l'ambiente. Ora abito a Bisceglie, in una zona
appena fuori dal centro cittadino. Dopo le prime settimane, mi sono
resa conto che, da sola, ero capace di produrre, una dozzina circa di
bottiglie di plastica in 10 giorni circa. Oltre all'imballaggio della
frutta e della verdura. Allora ho comprato 12 bottiglie di vetro e
due cestelli per portarmele a spasso, e ho chiesto ad Angelo, il
fruttivendolo del supermercato dove vado più spesso, se potevo
acquistare la frutta e la verdura in busta riciclata, anziché
impacchettata nel polistirolo e nel cellophane manco fosse
radioattiva. In un anno ho evitato di produrre rifiuti pari a 430
bottiglie di plastica oltre agli imballi del polistirolo. Sarà poco,
ma credo che per l'ambiente sia meglio del famoso e poco stiloso
calcio in culo.
Stamattina
ho fatto una corsetta sul lungomare.
Manco
a farlo apposta, ho incrociato una carovana di maratoneti che
risalivano la corrente come salmoni sudati. Ciascuno aveva una
pettorina con un numero sul petto, ma se avessi voluto sapere quanti
fossero stati i partecipanti, mi sarebbe bastato contare le
bottigliette d'acqua che hanno abbandonato lungo la marcia.
Ora.
Lungi da me essere l'estremista di cui sopra, ma... da dove sono
sbucate quelle bottigliette?
Opzione
1
Gliele
ha passate qualcuno in corsa.
Obiezione
Quel
qualcuno non poteva pure riprendersi il vuoto?
Opzione
2
I
maratoneti ce le avevano attaccate al cinto come caricatori per mitra
e/o adagiate nella famosa tasca interna, quella che – pare – sia
lunga 80 metri o giù di lì.
Obiezione
Gli
sportivi non potevano riporle nello stesso abitacolo per poi gettarle
in un cestino? O riciclarle! In fin dei conti, la zavorra pesa più
piena che vuota.
Lì
per lì ho immaginato – oddio quanto mi piace immaginare – che un
folto gruppo di spazzini, magari con tanto di pettorina, seguisse il
corteo per recuperare i rifiuti ipso facto.
Poi
mi è venuto in mente che, in un incontro con gruppi volontari,
lunedì scorso il Sindaco di Bisceglie e la Camassa Ambiente avevano
organizzato di ripulire le spiagge. Che i corridori, in realtà,
fossero volontari mascherati che si sono un attimo confusi?
D'altronde, il Sindaco ha chiesto anche a me di trasformarmi in un
vigile mascherato e di inviargli “sul suo whatsApp” le foto delle
targhe di chi abbandona rifiuti per strada. Manco fosse legale. E
quando gli ho chiesto di darmi il suo numero, ha preso il cellulare e
ha fatto un cenno, come a volermelo regalare proprio, il suo
telefonino. Non contenta – non mi accontento facilmente – prima
di andarmene ho strappato una promessa dell'Assessore all'Igiene
Pubblica: “domani mattina saremo in via Crosta per risolvere la
situazione insieme alla Polizia Municipale e alla Camassa, stia
tranquilla.” Invece no. É passata un'altra settimana e non è
ancora cambiato nulla. Probabilmente avrei dovuto chiedere
all'Assessore dell'Igiene Pubblica di sintonizzare i nostri orologi
spazio-temporali.
Tornando
alla fantascienza e ai sognatori.
2051 di MK
“Nel 2051, l'immondizia più
pestilenziale, tossica e maleodorante del pianeta è stata condensata
in pillole giallo fluo. Queste pasticche vengono somministrate ai
maggiori responsabili – diretti o indiretti – di inquinamento
ambientale. L'effetto collaterale del preparato di sintesi condanna a
un fetore della durata di anni pari a quelli della pena che il
Tribunale degli Escrementi decide di attribuire al reo – confesso o
non confesso – colto in flagranza di reato. Il fetore è altamente
invalidante poiché impedisce al condannato di svolgere attività
sociali e politiche.”
Ignori quindi che gli sportivi godono della Dispensa? Guarda i ciclisti del Tour o del Giro che dopo essere stati riforniti dalle ammiraglie di bottigliette d'acqua buttano con aggraziata indifferenza a destra e a manca de vuoti che mai nessuno raccoglie. Alla lunga, si formeranno delle cordigliere di bottiglie talmente integrate nel paesaggio che diventeranno patrimonio dell'unesco.
RispondiElimina