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lunedì 21 novembre 2011

La Moda del Dolore

Elina Brotherus's photo
Lanciare SOS e nascondere la mano: chiedere aiuto è da perdenti. Rintanarsi. Rifiutare. Rosicare. Rimettere. Non perdere tempo a spiegare. Non spiegare per non capirsi. Non capire per non cambiare. Spargere sale sulle ferite da leccare. Non prendersi cura di nessuno se non di se stessi. Migliorare il dolore. Elevarlo. Renderlo immune alla guarigione. Spigoli dove non c’erano. Grasso per il freddo. Campiture sbagliate. Tagli. Rughe che dipingono espressioni espressioniste. Scalare gradini. Arrancare in discesa. Essere ironici per non essere irosi. Sbiadire. Salmoni che seguono la corrente. Stanchi di piangere. Stanchi di ridere. Stanchi delle parole di chi sottovaluta il dolore. Di chi non lo vede e di chi ne è acciecato. Meglio soli che male accompagnati. Meglio soli che accompagnati. Meglio soli. Chi non soffre non è sensibile. Chi non piange in privato pianga almeno in pubblico. Chi è senza dolore scagli la prima pietra.

9 commenti:

  1. Mi hai levato le parole dalla tastiera. Di mio ora posso aggiungere soltanto: "Uh, che palle!" Due ;-)
    La tua fedele e non sofferente (mannaggia, forse è qui che mi sbaglio) I.

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  2. meglio non sofferente che insofferente ;)

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  3. Soffrire, soffriamo tutti. È il crogiolarsi morbosamente nella sofferenza che mi indispone. "Sono veramente un artista: guarda quanto soffro". Contento tu... ;-)
    I.

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  4. questo post è stato condiviso e, ogni tanto, frainteso. vorrei chiarire, perché ce n'è bisogno, che non pontifico. mi limito a osservare. i post sulle mode (come tutti gli altri) sono semplicemente questo: evidenziature di cose che sono già sotto gli occhi di tutti, ma che messi nero su bianco fanno una certa impressione. io sono una persona che fa fatica a uscire dalle proprie crisi ma che ci si mette spesso. non sono per la gioia effimera. probabilmente vivrei meglio se lo fossi. ogni "crisi" mi lascia qualcosa addosso, magari una lezione. l'unica certezza è che la successiva avrà radici diverse da estirpare o da innaffiare, e che la vecchia sarà andata. parlare del dolore in quest'era è come operare a cuore aperto: basta un po' di polvere a creare un'infezione.

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  5. Sì, ma l'avevo capito. Io ho collegato mentalmente e automaticamente alla moda che impazza su fb di tutti i sofferenti ispirati... presente quando ti trovi iscritta a un gruppo senza che tu abbia fatto niente per farne parte? Io me ne trovo un mucchio di gruppi così, con gente che fa a gara di lacrime. Vanno veramente di moda ;-)
    I.

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  6. la sofferenza è un business, fa vendere di più, fa fare ascolti maggiori in tv...è così...ma poi non è ciò che vuole massa? sapere di chi sta peggio aiuta a non vedere i propri dolori? o è solo voglia di farsi i fatti altrui?

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  7. cmq soffriei anch'io se dovessi fare il bagno in quella specie di lavandino...

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  8. eh eh eh, immagino! tra l'altro c'è un filo elettrico che non preannuncia niente di buono. a seconda dei punti di vista, ovviamente.

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