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venerdì 11 marzo 2011

Propaganda Lettoriale 20

La Prima Donna mi ha fatto pensare molto: prima di tutto a quanto sia complesso l’essere umano, ma anche a quanto ognuno di noi abbia una propria strada da costruire con pazienza e tanti mattoni. Secondo me, Lele è Gabry e viceversa: muta semplicemente con le stagioni della vita. Ogni piccolo gesto che le è negato, ma che lei insiste nel voler perpetrare, ha il sapore della vittoria, perché non rientrando nella sessualità  visibile e riconosciuta dalla società, diventa inevitabilmente un tabù, soprattutto in un ambiente socioculturale che agevola poco quanto niente l'individualità. Tutto diventa fatica, anche la più piccola espressione di se stessi, come mettersi un filo di rossetto se sui documenti ti chiami ancora Luca, o andare in giro con una cravatta se sei per tutti Antonella… Con la mutazione della carne tiriamo fuori il nostro vero io, perché, spesso e malgrado tutto, gli occhi hanno bisogno di correre sui corpi per riconoscersi. Il seno sintomo di femminilità, la barba che  fa di te un uomo: e se non fosse così? Secondo me non è così. IO mi sono fermato e ho provato ad andare oltre tutto ciò che si vede: sono disposto a sentirmi  asessuato, pur di non ritrovarmi appicciata addosso un'etichetta con su scritto 'uomo' o 'donna'. Cos'è un Uomo? E una Donna? Francamente non lo so, ma credo profondamente nella anime degli individui, in Enrico che è sempre stata Erika: é un pò come mettere i biscotti nella scatola dei cioccolatini, cambia solo il contenitore.  La Prima Donna riporta a una vecchia e saggia conclusione: impara ad amarti e lo faranno anche gli altri. Chi non si ama rischia di affannarsi per diventare qualche cosa che non è, costruisce un nuovo corpo per poi magari rendersi conto che gli altri continuano a non vederti nemmeno. Un corpo tanto desiderato non solo dal transitante, ma da una larga fetta di mondo che in esso ci vede solo piacere, trasgressione e prostituzione: QUESTO MI FA INCAZZARE. Non voglio essere nè patetico nè moralista, ma mi piacerebbe che uscisse allo scoperto anche ciò che non si vede sui giornali, vorrei che emergessero la vita comune, il cuore, l’anima e il cervello delle persone T, i timori, i desideri, la paura del futuro che abbiamo tutti, le cose belle e  quelle brutte. Prima della RCS (riassegnazione chirurgica del sesso, NdA) i transitanti dovrebbero fare una riconversione di pensiero e d'amore, ne sono pienamente convinto. Gabry, ha dentro tutto ciò, è spaventata ma coraggiosa, ha paura ma sa quello che vuole. È forte. Forse se queste divisioni tra gli uomini e le donne non ci fossero sarebbe tutto più facile, e probabilmente non saremmo costretti a scegliere se stare da una, o dall’altra parte…

Wholly

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