Sandy Sommers alias Agnes Jones ha sputato il rospo: quand’era una giovane e rampante modella è stata drogata e stuprata durante un festino, e questo fa di lei un personaggio di alto interesse sociale.
L’improvvisato confessore Marone Chiaro si è attivato immediatamente: un fatto così grave merita di essere vivisezionato, e questo fa del soccorritore un personaggio assolutamente allineato alla realtà.
Capitan Findus ci ha provato a tacere, dice lui; ma lo scoop gli è scoppiato in gola e ha dovuto spifferare il segreto di Sandy a Brooke. D’altronde, chi meglio di lei – che ha subìto a sua volta una violenza – poteva permettersi di elargire perle di saggezza? Non immediatamente, ma Sandy ha gradito il gesto, cosa che è bastata a disinibire i freni inibitori di Nick: perché fermarsi se Sandy, alla fine, gli è stata grata? Il ritegno sarebbe un atteggiamento inadeguato sia alla soap che al sociale, quindi ben venga l’abuso in giudizio.
Marone Chiaro rimugina e decide che la povera Sandy necessita di un lavoro che la nobiliti: Che qualifiche ha? Nessuna? Allora è perfetta per un impiego alla Jackie M.; una cosa leggera: assistente di Stephanie, che c’ha bisogno pure lei.
Ma Nick non è ancora soddisfatto: sa che può fare di più. Cercare di portare la disgraziata da specialisti che l’aiutino a superare il trauma? Non basta: Nick vuole giustizia. Nick vuole che il detective Baker scovi lo stupratore. Nick vuole mangiarsi le palle del maniaco in diretta. E ciò che Nick vuole, Nick si prende. Tovagliolo al collo e posate in mano che ce n’è per tutti.
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