Giustina profeta in patria
di Francesco Martucci per il Fatto
La Porcelli ha parlato del libro "La Prima Donna" all’Open Source, dove è stato ospite anche il fumettista Alberto Ponticelli.
Sul precedente numero de “il Fatto” l’avevamo praticamente chiamata. E lei non si è fatta attendere. Tornata per le vacanze da Milano, dove vive, a Bisceglie, dove è nata, la scrittrice Giustina Porcelli ha finalmente parlato anche qui de "La Prima Donna", suo romanzo d’esordio. Lo ha fatto al Circolo Arci Open Source con il contributo di Antonia Monopoli, referente dello Sportello Trans Ala Milano Onlus, e di Enrico Fusco, consigliere nazionale Arci Gay.
La presentazione del libro, che affronta il delicato tema del cambio di sesso ed è ispirato alla storia vera di un’amica dell’autrice, ha fornito lo spunto per una serena riflessione su realtà che la società condanna prima ancora di conoscere e su un mondo di persone alla ricerca della propria identità di genere. Il tutto impreziosito dal suggestivo reading affidato alla voce registrata dell’attrice Antonella Enrietto.
Il fatto che Giustina sia anche sceneggiatrice di fumetti ci riporta poi a un altro evento culturale ospitato in agosto dall’Open Source: l’incontro con il milanese Alberto Ponticelli, uno degli autori che contribuiscono a fare del fumetto una forma d’arte. Anche in Italia, del resto, tale genere letterario vede ormai riconosciuta la propria dignità e in libreria è sempre più facile trovare opere considerate, a giusta ragione, come veri romanzi grafici. Nel corso dell’appuntamento biscegliese Ponticelli si è raccontato attraverso le sue creazioni: dal pluripremiato Blatta alla graphic novel di prossima uscita Fuochi Fatui, passando per i fortunati Unknown Soldier e Come un cane.
Bellissimo tutto ciò!
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