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mercoledì 12 marzo 2008

138 – QUANDO IL GALLO AVRÀ CANTATO


Il tradimento è il sale della soap, e benvenga. Che gusto ci sarebbe senza le corna saporite di Phoebe? Non parliamo certo di ALTO tradimento, nelle soap. O di falsa testimonianza.

La tv è usata come strumento per fare e dire quello che si deve far sapere o far vedere, non la realtà dei fatti. Per quella occorrerebbe uscire di casa e guardarsi intorno, ma oggigiorno il tempo non si SPRECA; è più comodo starsene in poltrona col telecomando in mano: in tv c’è chi recita versi, chi predica versetti e chi fa versacci, perché prendersi il fastidio della controprova? In tv, le smorfie - se degne di nota - si trascinano dietro almeno una lacrima comprovante: esordienti, innamorati, vedove, pentiti, amici, politici. Forse perché se un tizio si lascia andare al pianto diventa una persona, o si crede umano. O si finge tale. Sempre più spesso, chi parla bene ha un autore esperto che gli scrive le battute e chi parla male… o ha un cattivo gobbo suggeritore, oppure solo se stesso con cui approfondire l’analisi logica e grammaticale delle proprie affermazioni. La cosa più sorprendente è che QUALSIASI ammissione, convinzione o confessione si possa ritrattare senza batter ciglio. Certo, solo gli sciocchi non cambiano mai idea, ma se sei capace di rinnegare il tuo pensiero nel corso di una manciata di ore, FORSE, la gente fa bene a mandarti a cagare. Ma arrabbiarsi è inutile: la ritrattazione è il piatto all’ordine del giorno. D’altronde la parola stessa ha una doppia chiave di lettura: oltre a significare “dichiarare che non si ha più l’opinione che si aveva precedentemente, disvolere, disdirsi”, RITRATTARE significa anche “fare il ritratto”, ossia l’esatto contrario dal momento che la realtà non è opinabile.

Appena esco di qui ti sposo, compra le bomboniere. Ti amo.

Ho detto "sposo" in senso lato. Si sposano anche le idee. Si amano anche i conigli. Ma non si sposano.

Ho compiuto una strage.

Mai detto nulla di simile. Ah, avete le registrazioni. Mi hanno costretto a dirlo con la forza, ecco. Io sono la vittima non il carnefice.

Il fascismo mi ha dato sofferenze e gioie. Mai rinnegato, mai confuso.

In realtà volevo dire… Sono stato frainteso.
Ritratto.

Col nulla.

“Un gallo canta soltanto quando vede la luce. Mettilo nell’oscurità e lui non canterà mai. Io ho visto la luce e sto cantando.”
Cassius Clay
anzi
Muhammad Alì

4 commenti:

  1. Complimenti per il blog: ironico e arguto.
    L'ho scoperto per caso, incuriosito dall'esistenza del libricino "101 motivi...".
    Ora leggo un pò di post precedenti sperando di trovare anche qualche accenno ai paradossi temporali, narrativi e semiotici della mitica soap.
    In bocca al lupo!

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  2. urka! grazie mille giangidoe! paradossi temporali a palate... nel 116 ne trovi uno formato famigghia. :)
    ciacciao

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  3. la foto cambia ma la gnocca rimane:D

    Se non parlassi sempre di biutiful saresti la ragazza ideale per tradirmi con il mio amore milanese!


    Ciao Porcella!

    Jack, scafandro dell'omertà

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  4. colla "I": siamo una moltitudine, come i demoni nel corpo della piccola linda blair!
    statt accuort! :D

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Dimmi