Ness#7_Ness come felicità_

Foto di Rj Shaughnessy

La padrona di Ness sarebbe una ragazza carina, sulla trentina_ O giù di lì_ Ah: Ness sarebbe il mio nome se fossi un cane_ E se fossi un cane sarei maschio, milanese, di grossa taglia (tipo Dogo Argentino), benestante e bastardo_ Bastardo di carattere, non di razza_ O anche di razza_ Anzi sì: anche di razza_ Un grosso meticcio bastardo di carattere e di razza_ La mia padrona, invece, sarebbe italiana, ma parlerebbe sia inglese che francese_ Così, in vacanza, potrebbe ordinare dog food o nourriture pour chien _ Per me_ La mia padrona avrebbe un fidanzato_ Carino_ Ma imperfetto_ O comunque meno perfetto di me_ Che sarei al numero uno nel suo cuore_ Ness sarebbe la perfezione fatta cane_ Perlomeno ai suoi occhi_ La mia padrona mi amerebbe indiscriminatamente_ Più di un uomo_ Perché gli uomini tradiscono, dimenticano e non badano_ Ness no_ Ness sarebbe fedele_ Si ricorderebbe le ricorrenze_ E farebbe attenzione ai particolari_ Saprebbe meritarsi l’amore incondizionato della sua padrona_ Il giorno del suo compleanno, per esempio, Ness eviterebbe di rotolarsi nella cacca_ Soprattutto quella umana_ Perché saprebbe che alla sua padrona ripulirlo dalla cacca scoccia sempre un po’_ Anche se ci ride su_ Il giorno di Natale, Ness le farebbe dei regali: tipo il temperamatite che aveva seppellito_ O la scarpa che aveva nascosto_ Ed eviterebbe di dormirle sul cappotto nero riempiendolo di peli_ Perché Ness avrebbe il pelo chiaro, ma non tutto_ Sarebbe pezzato_ Nei giorni di festa, Ness la farebbe dormire qualche ora anche di pomeriggio_ Senza abbaiare come al solito_ A cazzo_ Ness le direbbe auguri senza saper parlare_ Perché Ness non sarebbe un cane parlante_ E, leccandole la faccia al mattino, le ricorderebbe che si chiama Ness da Happiness_ Che significa felicità_ 

Foto di Rj Shaughnessy

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