Cosa cerchi?

mercoledì 17 maggio 2023

"14" alla scuola Rocca-Bovio-Palumbo di Trani - Progetto "Educare alla Lettura"

Stamattina ho avuto il piacere di chiudere la serie di incontri formativi inclusi nel progetto "Educare alla Lettura" finanziato dal Centro per il Libro e la Lettura e organizzato congiuntamente da Edizioni la Meridiana e da La Maria Del Porto - Associazione Culturale (Dialoghi di Trani); un percorso di aggiornamento per insegnanti della scuola secondaria di primo grado, bibliotecari, librai ed editori finalizzato a una conoscenza più approfondita del panorama editoriale contemporaneo.

Davvero una lodevole iniziativa!
👏📚

È sempre una gioia incontrare i ragazzi e le ragazze che non solo hanno letto "14", ma ci hanno lavorato su creando copertine alternative, originali e fantasiose, poesie con il metodo Caviardage e cartelloni; soprattutto, è sempre divertente rispondere alle loro domande: la curiosità va coltivata!
🌿

Grazie alla solerte prof Grazia Amoruso per il coinvolgimento e ai docenti presenti questa mattina insieme alle loro classi, la 2^ I e la 2^ B della scuola media Rocca-Bovio-Palumbo, in particolare alla prof Daniela Cantarella per l'introduzione e i sorrisi.

#14
#narrativaperragazzi
#incontrinellescuole
#educareallalettura







mercoledì 10 maggio 2023

"Malanotte" di Taddei e La Came (Coconino Press) – Intervista alla disegnatrice








MK- Un mesetto fa sono stata alla presentazione biscegliese di "Malanotte", graphic novel – scritta da Marco Taddei e disegnata da La Came – pubblicata da Coconino Press in partnership con Fandango: nei credits si legge che il fumetto è ispirato a "Pantafa", un film di Emanuele Scaringi, ma in realtà la graphic novel ha avuto una gestazione quasi indipendente dalla pellicola (tra l'altro davvero ben girata); com'è andata?

LC - In pratica abbiamo fatto il fumetto prima che il film fosse pronto, avevamo ben poco a cui ispirarci: qualche scatto del paese dove era ambientato il film – Malanotte (un paese immaginario), e qualche nozione folkloristica sulla figura della Pantafa. Avere così pochi indizi è stata la nostra fortuna: scrivere il prequel di qualcosa che ancora non esiste, ha permesso a me e Marco di iniziare un progetto da zero, senza essere influenzati da un’opera esistente, di conseguenza ho potuto disegnare questa storia con grande libertà. Quando abbiamo consegnato il fumetto, a settembre dello scorso anno, abbiamo avuto la possibilità di vedere un pre-montato del film. È stato sorprendente costatare come film e fumetto sembrino ambientati nello stesso paese, e come la spettrale presenza della Pantafa abbia lo stesso impatto inquietante! Temi e trama sono totalmente indipendenti e non precludono la godibilità del fumetto o del film.

MK - La Pantafa è uno spirito inquieto, un'ombra, un ricordo distorto, un'anima in cerca di vendetta, è paura atavica; ha un nome diverso in ogni regione, che talvolta cambia di paesino in paesino. A Bisceglie, in Puglia, la chiamiamo Malombra, ed è la versione "femminile" dell'uomo nero. Avete avuto modo di scoprire nuove storie che la riguardano nel tour di presentazioni di "Malanotte"?

LC - Per ora le scoperte più interessanti e pertinenti le abbiamo fatte spingendoci a Sud. Qua in Toscana, per esempio, bisogna sempre spiegare da zero cosa sia la Pantafa; non esiste un corrispettivo nell’immaginario comune. In una presentazione abruzzese, uno dei moderatori era un super nerd del folklore locale: non riusciva a capacitarsi di come io sia riuscita a rendere così bene l’idea di uno spettro che non fa parte della mia cultura. Penso di avergli risposto che adesso mi è più complicato addormentarmi la sera...

MK - Il genere horror si ama o si aggira. A Bisceglie ci hai raccontato di averne timore... Disegnare ambientazioni cupe, evocative e inquietanti ti ha impressionata? Hai mai avuto paura delle tue stesse atmosfere da incubo?

LC - Spesso mi sono trovata nella situazione di dover ampliare il mio immaginario, e l’ho fatto aggiungendo scalini che si sono addentrati nelle mie di paure scendendo sempre più in profondità. In "Malanotte" si parla di argomenti più pericolosi degli spettri perché più vicini a ognuno di noi: l’emarginazione, la discriminazione, il rancore, la follia. Disegnare alcune delle scene che sono in questo libro mi ha fatto risuonare qualcosa dentro, come se certi soprusi li avessi vissuti sulla mia pelle.

MK - "Malanotte" ricalca un paesino reale, e la tua ricostruzione è davvero impressionante: i suoi abitanti sanno che le loro case, i vicoli, il cimitero e tutto il resto sono diventati la location di una graphic novel?

LC - Ahahah, no! Non ne sanno niente, e forse non lo scopriranno mai! Anche perché, a parte alcuni angoli di Roccacasale – si chiama così il paesino dei nonni di Marco – che ho ricalcato pari pari e magari sono riconoscibili, il resto è un lavoro certosino di taglia e cuci di foto di paesi diversi, vicoli immaginari, cimiteri che prendono ispirazione da uno scatto per diventare qualcosa di completamente nuovo una volta che la tavola a fumetti è finita. Le reference fotografiche sono un nucleo fondamentale dal quale partire; senza, per me sarebbe stato impossibile immergermi nella quotidianità di un paesino fra le montagne abruzzesi.

MK - "Malanotte" non è a colori, ma non si può dire che sia in bianco e nero, perché i tuoi grigi rappresentano un ricco ed efficacissimo arcobaleno macabro capace di trasportare i lettori in quelle vie, davanti a quelle facce. Quali sono i tuoi strumenti? Cambi registro ogni volta per raggiungere obiettivi differenti?

LC - Cambio stile per ogni storia che illustro. Penso che questo sia dettato dal bisogno di mettere i disegni al servizio della storia e non viceversa. Una volta letta la sceneggiatura di "Malanotte", l'ho immaginata subito in bianco e nero: scene di quotidianità immerse nella luce e improvvise tenebre spaventose. L’aggiunta del grigio è arrivata dopo per motivi di leggibilità delle tavole a fumetti: il mezzo tono mi ha permesso di rendere ancora più comprensibili le atmosfere sia in luce che in ombra. Le tavole sono disegnate interamente in digitale, ma con strumenti che simulano le penne, i pennelli e il carboncino che uso nei bozzetti; un pannello sottile per le linee e un carboncino per i neri. Ho sempre sostenuto che un bianco e nero fatto bene, non ti fa sentire la mancanza dei colori. Mi piacerebbe sapere da chi leggerà questo libro, se ci sono riuscita o meno.

mercoledì 9 novembre 2022

"14" protagonista dei lavori digitali della I^C dell'Istituto Comprensivo "via Sacco e Vanzetti" di Torremaggiore

Con infinita gioia scopro questi lavori meravigliosi realizzati dalla I^ C del Istituto Comprensivo "via Sacco e Vanzetti" di Torremaggiore (FG), classe inclusa nella giuria dei lettori del Premio di narrativa per ragazzi e ragazze La Magna Capitana 2022 che ha premiato "14" nella categoria 11+

Sono grafiche molto belle e ben curate, ne sono davvero onorata. 

Grazie 💚💙💜❤️🧡💛



#torremaggiore #14 #laboratoriodigitale #premioletterariolamagnacapitana2022 #narrativaperragazzi



lunedì 31 ottobre 2022

"14" ospite del Buck Festival 2022

Non è facile decidere quali parole usare e quali foto #condividere per riassumere/rendere/suggerire che cos'è il Buck Festival in generale, e cosa e quanto abbia significato per me farne parte in qualità di autrice, soprattutto a "caldo"; ma provarci fa parte del mio modo di essere.

Una lavatrice con una centrifuga delicata. Una #condivisione continua di storie, risate, batticuori, emozioni, cibo, esperienze. Una #rivelazione ricca di #empatia – che è il contrario della #apatia – capace di portar via ogni #malinconia e #tentennamento e di creare #connessioni e #corrispondenze che profumano di magia. Un sogno lucido a occhi umidi.

Grazie infinite a Milena Tancredi, direttrice artistica di questa kermesse incantevole importante e generosa che mi ha adottata per quattro giorni interi. Grazie ad Aldo Ligustro, Presidente gentile della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia; e poi grazie, a pioggia, a tutte le persone che hanno collaborato, guidato, spiegato, accompagnato, cucinato, tifato e lavorato instancabilmente prima e dopo il 20 ottobre. Questo Buck Festival è stato un #impatto fra anime affini, attente e geniali.


Un libro non è di chi lo scrive, ma di chi lo legge, ci disegna, lo colora, ci ride e gioca insieme. Felicità ♥️

lunedì 22 agosto 2022

"Fuori di galera": tre domande a Pino Pace



Ho appena letto “Fuori di galera” un romanzo per ragazze e ragazzi scritto da Sofia Gallo e Pino Pace per Marcos y Marcos, e non sarei qui a scriverne se non mi fosse piaciuto: lascio le critiche ai critici e le sviolinate ai musicisti. Scrivere per le lettrici e i lettori più giovani è meno semplice di quanto possa sembrare, lo stile deve esserlo, non le storie. E questa non lo è. Sa di vita vera, di crescita e di emozioni violente. Ho conosciuto una delle due penne di “Fuori di galera” qualche mese fa, e nel fine settimana ho fatto a Pino Pace tre domande per raccontarvi qualche dettaglio della disavventura capitata a Ilde, un’odissea pilotata da suo padre, un ex galeotto.

M.: Dove comincia la scrittura di Sofia e finisce quella di Pino? Come siete riusciti ad amalgamare così bene i vostri stili narrativi?

P.: L’idea di partenza è stata mia. È la storia di una ragazza con un padre – Angelo – che esce di galera dopo dieci anni e la rapisce; e Ilde, in qualche maniera, si lascia rapire. Oltre a essere un rapinatore e forse un assassino, Angelo è un uomo affascinante, e Ilde ha voglia di conoscerlo. Poi non sapevo come andare avanti, a me capita ogni tanto. Una sera ne ho parlato a Sofia Gallo e lei mi ha detto: fammelo leggere. Abbiamo cominciato a rivederlo e a spedircelo, e il gioco è andato avanti per qualche anno, facendo altro, naturalmente. Dopo un po’ non sapevamo più chi aveva scritto cosa, per questo è davvero un romanzo a quattro mani. A fine lavoro, quando avevamo anche trovato un editore, ci ho rimesso mano per rendere omogeneo lo stile, ma davvero è stato un lavoro a due.

M.: La protagonista ama i libri e ne presta un tot “di evasione” a suo padre: “Delitto e castigo”, “Il ritratto di Dorian Gray”, “Il deserto dei tartari”, “Siddharta” e “Il processo” sono titoli che consiglieresti a ragazzi e ragazze come Ilde o solo ad adulti come Angelo?

P.: Per Angelo vanno benissimo perché pur sembrando un uomo sicuro di sé è uno che ha di fronte ancora qualche anno di galera. Angelo si rifiuta di invecchiare, come Dorian Gray. È chiuso in una fortezza e attende qualcosa che non arriverà mai, come Drogo nel Deserto dei Tartari. Quello che arriverà, invece, sarà un processo. E Siddharta potrebbe essere una lettura che gli dà speranza. Angelo non è solo, ha una figlia intelligente ed esigente che lo aspetta, certo che dovrà faticare un po’ a conquistarla, ma in queste letture ci sono indicazioni preziose. E sono indicazioni preziose per tutti e tutte, certo che sono letture adattissime a ragazze e ragazzi. Provate.

M.: Il linguaggio è sempre coerente con i personaggi: un ex galeotto o il manipolo di delinquenti che gli gravita attorno devono necessariamente parlare e comportarsi per quello che sono. Hai avuto rimostranze o pareri negativi da parte di genitori o insegnanti? Come hai replicato?

P.: Sì, è successo un paio di volte. Degli insegnanti mi hanno riferito di genitori che hanno criticato il libro per qualche parolaccia. In un qualsiasi film in prima serata se ne sentono di peggio, ma c’è questo luogo comune che vuole la narrativa per ragazzi come un’isola incantata, un po’ fuori dal mondo. Io e Sofia quelle parole (davvero molto blande) le abbiamo misurate, e volevamo che i personaggi parlassero in maniera realistica. Detto questo è un romanzo dove i personaggi crescono, capiscono cose che prima non capivano, tutti: la ragazza, la madre e il padre. E poi è anche una storia divertente e commovente. Provate a leggerlo, secondo me potreste anche non accorgervi che a una ragazza che si trova di fronte l’assassino di suo padre, gli esca un “cazz...”!

Fatemi sapere se lo leggete. 

giovedì 21 luglio 2022

"14" partecipa alla rassegna letteraria biscegliese di Prendi Luna

Ti aspetto domani in via Tupputi a Bisceglie ❤️1️⃣4️⃣❤️





#narrativaperragazzi
#lapisedizioni #14 
#bisceglie #puglia