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lunedì 7 giugno 2010

La Brunetta

(Postato nel blog di "Grazia")

Abbasso i nomignoli, i diminutivi, i vezzeggiativi e tutte le alterazioni grammaticali capaci di disintegrare la dignità umana e di trasformare un bacio in un baciottone o l’amore in un amoruccio. Ma, ancor meno riesco a immaginare per quale perverso motivo le brune debbano trasformarsi in brunette. Se l’italiano non è opinione, La Brunetta – LB per velocizzare lo sproloquio – dovrebbe essere una ragazza bassa e scura di capelli, giusto? E allora dove sono le nerette, le rossette e le biondette?
LB è contrastata anche dall’astronomia. Qualche scienziato ha ben pensato di chiamare Nana Bruna la sua clamorosa scoperta: una stella piccola e nera – tipo blatta – col nucleo troppo debole per riuscire a innescare cicli stabili – per intenderci: in menopausa – e, quindi, non abbastanza figa da rientrare a pieno titolo nella categoria delle stelle.
Sì, è vero: sono suscettibile, perché oltre a essere ricciola sono anche piccola e bruna, ma se parlano di me come LB ricciolina ci vedo rosso: uno si aspetta di veder arrivare la moglie di Calimero con la permanente!
Chiamatemi “brunetta” la Bellucci, allora. O Salma Hayek: voglio vedere se ne avete il coraggio!
Com’è che quando una è normale senza gloria né infamia, è La Brunetta, e quando invece ha un grande seno ed è alta un metro e settantacinque (per dire), è una Bella Moracciona? Poi magari è strabica e ha i denti gialli, però ha le tettone! Possibile che un bollino debba creare o sventare le aspettative, a priori? Ma per LB non finisce qui, ahimè. Vi dice niente?
“ Ti ricordi di Laura? ”
“ Non so, dimmi un po’: com’è fatta? ”
“È una brunetta, carina…”
“Ma quale? Quella bassa?”
“No, quella bruna…”
“Boh, è un’informazione un po’ vaga. Ha gli occhiali? Una cicatrice? Qualcosa di più che i capelli marroni, insomma. Quelli li hanno tutte…”
LB versa nella triste condizione dell’anonimato. La Donna Riccia si nota perché è buffa o afro. La Rossa dà nell’occhio perché è spesso l’unica della compagnia (o della piazza) color rame appena lucidato. La Bionda Naturale è un faro nella nebbia: non passa mai inosservata. Per le brunette solo un tetro e trito: “E chi è?”.
Una delle ricerche americane – che seguo come fossero soap opera – avrebbe scoperto che, nell’ultimo decennio LB è passata in testa nella classifica di gradimento maschile. Sembrerebbe, infatti, che l’uomo preferisca avere accanto una compagna bruna perché più affidabile e seria di una bionda magari più sexy ma sciocca. Quindi, LB diventerebbe la moglie, mentre la bionda l’amante. Uno schifo per entrambe, direi. E un bel casino: una bionda potrebbe riuscire a sposarsi solo tingendosi e, viceversa, una bruna dovrebbe decolorarsi i capelli per riuscire a farsi il marito di un’altra.
Artefatte e felici oppure nature e single.
In ogni caso, i conti non tornano: visto che in Italia le Bionde Naturali si contano a manciate, com’è che la media dei matrimoni si è abbassata? Non è che a sposarsi sono invece solo le bionde, alla faccia dei sondaggi? Chiudo con un omaggio, una pacca amichevole e solidale sulla spalla della donna che, più di tutte, s’è caricata l’odiato appellativo senza protestare, con pazienza e spirito di sopportazione: Angela Brambati che dal 1967 è LB dei Ricchi e Poveri.
Dimmi, di Grazia.

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