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martedì 16 marzo 2010

"LA PRIMA DONNA" si anticipa

di Antonella Consiglio

1. Che giorno di marzo esce il libro?
Il libro sarà in libreria a partire dal prossimo 22 Aprile.

2. Collana Varianti è un'altra raccolta della Morellini Editore?
Sì, Varianti è la neonata (2009) collana di narrativa della Morellini Editore.

3. Cosa comprende e che differenze ha dalla Pink Generation?
Le Pink prediligono un target tipicamente femminile - anche se il pubblico maschile ha spesso dimostrato di saperne apprezzare le tematiche che, seppur siano trattate con semplicità, toccano questioni "seriose" di vario genere, dalle mode alle manie, dalla natura all'ecologia, dal sesso all'amore - la collana Varianti raccoglie, invece, romanzi e narrativa; e si rivolge a lettori di ambo i sessi.

4. Cosa ti ha ispirato per questo progetto? Perchè?
La Prima Donna trae ispirazione dall'esperienza di vita vissuta di una mia grande amica che, fino al 2008, era un mio grande amico, almeno sulla carta. Le vicende di Gabry, la protagonista del libro, sono frutto di fantasia - così come quelle dei vari personaggi che le fanno da corollario - ma senza il supporto e l'apporto di una persona che avesse vissuto sulla propria pelle quest'esperienza, sarebbe stato impossibile riuscire a essere credibile.

5. In quanto tempo lo hai realizzato?
La lavorazione di un libro comporta un tot di passaggi obbligati che includono anche un periodo più o meno lungo di sedimentazione... o forse è stato così per me che mi cimentavo nella scrittura di un romanzo per la prima volta. Nel mio caso, la decantazione de La Prima Donna è durata una decina di mesi. Nel complesso, ci ho lavorato suppergiù tre anni; dalla metà del 2007 a Febbraio del 2010.

6. Com'è stato cimentarsi nel romanzo "fantabiografico"?
La persona che ho intervistato è un osso duro, parla molto ma difficilmente concede una "confessione" dettagliata dei fatti. Questa sua caratteristica, in modo del tutto imprevedibile, mi ha aiutato molto: lei mi ha dato una serie di preziosissimi imput sui quali ho lavorato di immaginazione, prima in una sorta di flusso di coscienza, poi con criterio; fino all'ultima stesura in cui ogni personaggio ha assunto una propria dimensione.

7. Hai riscontrato qualche problema nella stesura?
Ci si affeziona molto alla prima bozza perché, per quanti errori e ingenuità possa contenere, è carica di emozioni e priva di fronzoli: passato il tempo necessario a ritrovare l'obiettività necessaria, mi sono ritrovata ad "auto massacrarmi". La parte difficile è stata conservarne la freschezza nonostante le varie e indispensabili elaborazioni successive.

8. L'argomento è delicato, quale il primo giudizio dell'editore? E della tua amica?
Mauro Morellini ha molta stima di me e del mio lavoro, si professa "un mio fan" e a me piace credergli. All'epoca della prima stesura, mi disse di aver divorato il romanzo, lo definì "molto coinvolgente". L'amica che mi ha aiutato a capire le dinamiche emozionali e burocratiche di un'operazione importante come quella atta a cambiare sesso mi confidò, invece, di aver pianto per due ore... di commozione, spero!

9. Questa storia può aiutare chi?
Chi non ha mai ascoltato nessuna delle verità (in primis italiane) che si nascondono dietro la facciata, limitandosi a dare per buone le notizie troppo spesso "gossippare" che ci propinano. Credo che ascoltare e conoscere siano due ottimi modi per smettere di aver paura e di ghettizzare chiunque non rientri negli stereotipi di "normalità" imposti dai media.

10. Cosa ti ha colpito maggiormente degli aneddoti reali che ti sono stati raccontati?
La facilità con cui mi venivano raccontati episodi che, con ogni probabilità, se fossero successi a me... mi avrebbero sconvolta per sempre.

11. L'uovo in copertina, che metafora potrebbe rappresentare oggi?
Prima di proporre l'idea di copertina al mio editore, ho inviato un bozzetto ad amici e colleghi chiedendo di scrivermi la prima impressione che veniva loro in mente guardandolo. Una delle suggestioni che mi è arrivata è stata: "Chi è nato prima, l'uovo o la donna?" Effettivamente, la donna è un essere talmente misterioso e "alieno" che la metafora calza a pennello. La mia idea era un po' diversa, ma questa è sicuramente più divertente!

12. Cos'è cambiato dagli anni ottanta a oggi?
Tantissimo, ma non sono certa in meglio. Ora gay e trans rivestono un "ruolo" attivo in tv e sui giornali, ma temo che siano troppo spesso macchiette; certo i roghi sono spenti, ma la caccia alle streghe è tutt'altro che finita. Secondo me, anche trasformare una persona con disturbi di genere in un "personaggio" è una forma di discriminazione, più subdola, ma altrettanto reale. Dal canto loro, molti gay e trans si approfittano della situazione per guadagnarci, ma spero sia un passaggio evolutivo verso qualcosa di meno svilente.

13. Che significato dai al titolo?
Essenziale. La protagonista si sente una primadonna: "non so essere invisibile", ripete spesso. Ma si sente anche la prima donna vera al mondo, perché si è guadagnata il "titolo" che alle altre è concesso di diritto al momento della nascita.

14. Quale comandamento è secondo te più efficace ed attuale?
I Comandamenti di Gabry sono tutti efficaci se legati alla sua caratterizzazione. Estrapolando i diktat e immergendoli nella società attuale, forse l'ottavo: Mentite solo se siete capaci di ricordarvi le vostre bugie: il tempo le trasformerà in verità per confondervi.

15. Perchè leggere il tuo libro?
Perché prova a togliere una patina grigia a una realtà potenzialmente colorata.

16. Aspettative particolari?
Le stesse degli altri due libri ma all'ennesima potenza: mi piacerebbe trovarlo in libreria senza doverlo cercare o ordinare. Senza il riscontro con la gente, positivo o negativo, nessun libro è un vero libro.


2 commenti:

  1. Il comandamento sulla verità mi ricorda una frase scoperta di recente sulla mitica Agenda di Murphy:

    "Se dici la verità, poi non devi preoccuparti di ricordartela" (Legge di Twain)

    ;)

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