202 – VA PENSIERO SUICIDI E SUI COLLI

Servivano 5.299 puntate, ma in Beautiful c’è infine stato il primo suicidio: non c’è due senza tre, s’è detto Storm prima di premere per la terza volta il grilletto. E ora? Andrà all’Inferno per aver violato il quinto comandamento (rev. 666, comma 17 anno 1.000 e non più 1.000 atto ad ampliare il classico Non uccidere in Non ucciderti) oppure volerà dritto in Paradiso per aver “sacrificato” la sua pena capitale in favore della sorella moribonda? Storm era pur sempre un avvocato: avrà saputo che la California applica ancora la pena di morte, no? Due più due fa sempre quattro, s’è ripetuto l’eroe prima di far partire il flash back più fasullo della storia della soap. Quattro fermi immagini sbiadite, un girotondo stile horror movie, un abbraccio e BOOOM: addio alle armi, finalmente. Degno di nota il fatto che Storm avesse nel portafogli tre foto da studio delle sue amate sorelle (che gli avrà fatto la madre da non meritare neanche una fototessera?), la solita pistola perennemente carica, stilografica e… carta da lettera intestata! Sai che schifo lasciare gli ultimi saluti&baci sullo scontrino del supermercato? Ma torniamo alla continuity. Il cuore di Storm salverà Katie da morte certa: l’illuso che era in lista d’attesa per il trapianto si vedrà recapitare un organo completo di tastiera e pedaliera, amen. Mi chiedo, però, se Storm sarà ricordato come un santo o come un folle; commemorato o accantonato; ricordato o dimenticato. E, soprattutto, dal momento che si è sparato un colpo in testa, che gli estirperanno il motore a pompa dal petto e che gli scomodi testimoni del suo decesso sono decisamente troppi… come faranno quei Talenti degli Sceneggiatori di Beautiful a rimetterlo in pista? Certo, farà ancora delle sporadiche apparizioni sotto forma di ectoplasma come Taylor e Macy, ma poi? Come farà a tornare come Taylor e Macy? E se resuscitasse, semplicemente? Sarebbe tanto tanto male? R.I.P. (per ora).