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martedì 17 maggio 2022

Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Bifobia e la Transfobia


#17maggio
#GiornataInternazionaleControlOmotransfobia

     «Quanto pensi di aspettare ancora prima di chiederle scusa? Tu e quella scimmia urlatrice della tua ex avete trattato lei e Gabry come delle appestate!»
    «Isa non c’entra. Lasciala fuori.»
    «Invece c’entra! C’entra chiunque etichetta come “sbagliato” chi non gli somiglia. Tu non puoi immaginare il carico di sofferenza alla quale ci costringete… a quanto
tempo, cure e paranoie ci obbligate pur di guadagnare il vostro rispetto. Prendi me: sono nata con un’anima femminile, ma il mondo non sa che farsene di ciò che non
vede; non crede a nulla che non possa essere toccato con mano, verificato. Avrei dovuto evirarmi per farmi accettare? Erika lo ha fatto, ma non è servito! La gente ha continuato a guardarla con la stessa morbosità, chiedendosi cosa fosse… le osservava la faccia, le braccia e il collo in cerca di tracce di mascolinità, domandosi se fosse donna… fra le gambe, non nel cuore! Come se la verità fosse solo carne. Ogni uomo che è andato a letto con lei si è addormentato fra le braccia di una donna senza accorgersene. Era più vera lei di tante altre… era più donna lei… e anch’io, lo sono anch’io…» la frase resta sospesa. 
Luisa si sdraia su un fianco, di spalle, tace.
Rodolfo la sente singhiozzare, ma non muove un dito: una sua amica sta soffrendo, e lui non sa consolarla. Non può. Se fosse una donna come le altre potrebbe aiutarla.
Amarla. Però Luisa non è una donna.




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