In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo |
Nell'attesa di raggiungere il #GOAL, di settimana in settimana risponderò molto volentieri alle vostre domande anticipandovi qualche dettaglio del romanzo in corsa per la pubblicazione con la casa editrice Bookabook.
Giuseppe: "Perché hai scelto un'audiocassetta come immagine di copertina?"
Una musicassetta. Era come se,
quell’oggetto fosse l’elemento estraneo di un insieme
perfettamente coerente. Che ci
faceva un nastro musicale in un camion senza autoradio? Marzia l’osservò da vicino: si trattava di una cassetta registrata, non
originale. La custodia era sporca. In copertina c’era un disegno
indecifrabile e le scritte sulla costa e sul retro erano sbiadite dal
sole e dal tempo. Non le risultava che suo padre amasse la
musica. La ragazza scese dal camioncino con un salto, sbatté lo
sportello ed entrò in casa come una furia. Loredana guardava la tv
in soggiorno e Lunetta era in bagno. Fece gli scalini tre alla volta
e, in un attimo, fu al secondo piano. Oltrepassò la sua ex cameretta
ignorando Margherita che stava aiutando Gemma a fare i compiti. Entrò
nella stanza degli ospiti e si inginocchiò davanti al mobile stereo
che includeva lettore CD, radio, piatto per gli LP e un doppio
registratore. Aprì uno sportellino, infilò la musicassetta,
richiuse, premette play e si mise in ascolto. Sperava di sentire la
voce di suo padre. Una dichiarazione di intenti. Qualcosa. Ma il
nastro riprodusse musica, solo musica.
La campagna di pre-ordini continua: sostieni "In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo" prenotando la tua copia e diffondendo l'iniziativa fra i tuoi contatti!
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