Danny De Vito a Cannes |
Muoversi in questo paese è come camminare per le strade
del Monopoli avendo solo i terreni di Vicolo Corto e Vicolo Stretto. Senza
nemmeno una casa. Passeggiare, fermarsi, mangiare, bere, distrarsi, aggiornarsi
e prendersi cura di se stessi costa. Troppo. A ogni passo un nuovo balzello.
Bollette di utenze. Un viaggio di lavoro che nessuno ti rimborserà e che non
potrai manco scaricare dalle tasse. Perché no. Si prega per una minuscola
Probabilità. Si incrociano le dita a ogni Imprevisto, augurandosi che non ci
siano regali da fare o tasse arretrate. Si spera di saltare qualche giro.
Magari finendo in galera.
Ma
chi urla più forte non ha solo i terreni di Vicolo Corto e Vicolo Stretto. Ha
case e alberghi sul Parco della Vittoria e su Viale dei Giardini. Su Via Marco
Polo, Corso Magellano e Largo Colombo. Su Piazza Unversità, Corso Ateneo e Via
Accademia. Su Largo Augusto, Corso Impero e Via Roma. Ha registrato Viale
Costantino, Piazza Giulio Cesare e Viale Traiano al fratello. Piazza Dante, Via
Verdi e Corso Raffaello alla moglie. Per pagare meno tasse. Si scrive da solo
i cartoncini delle Probabilità e regala Imprevisti ai suoi collaboratori. Per
farli urlare con la sua voce. Chi ha tutto non salta nemmeno un giro. E in
galera non ci va.
Nessun commento:
Posta un commento
Dimmi