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giovedì 8 marzo 2012

La Moda della Festa

Richi Ferrero's Work
Un rametto d'ulivo. Un mazzo di rose rosse. Una scatola di cioccolatini assortiti. Una cena romantica. Un pranzo di famiglia. Un gioiello. Un articolo sul giornale. Un dibattito. Altarini che si scoprono per ventiquattro ore prima di essere insabbiati per altri 364 giorni. Cameratismo fra i festeggiati. Sopportazione fra i festeggianti. Pacche sulle spalle. Baci sulle guance. Stretta di mani. Giuramenti. Mail cumulative e Power Point tematici. Spreco di energie. Commemorazioni usa e getta. Rispetto sulla bilancia: “è un po’ di meno, che faccio, aggiungo? No, che poi avanza e lo devo buttare.” I menefreghisti se ne menefregano. I cinici osservano col dovuto distacco. I passionali picchettano e manifestano per ventiquattro ore. Per tutti gli altri “è una giornata normale, perché bisognerebbe onorare ogni categoria sempre, non in base al calendario” ed evviva i luoghi comuni, terre incontaminate. Papà celebrati. Mamme stimate. Innamorati eroici. Nonni rispettati. Donne amate per le imperfezioni. E chi non salta ignorante è, è.

3 commenti:

  1. La moda non è di chi la fa, ma di chi la segue.....un bacione ciao piccola

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