Cosa cerchi?

sabato 17 dicembre 2011

Priscilla: la Regina di Milano

Giovedì scorso sono andata a vedere il musical di Priscilla. Per chi non lo sapesse, Priscilla la Regina del Deserto è un film del 1994 girato dal regista australiano Stephan Elliott che racconta le disavventure di un trio di Drag Queen - Bernadette, Mizzy e Felicia - che attraversano il deserto dell'Australia su un pulmino color lavanda: Priscilla.
Bernadette, Felicia e Mizzy
Credo di aver visto il film un centinaio di volte, e non scherzo. Quando l'ho scoperto, l'ho propinato a tutti gli amici che il mio divano ha ospitato negli anni: vuoi dormire a casa mia? Okay, ma prima ci guardiamo Priscilla. In VHS, che tenerezza.

Non ho una buona memoria, ma potrei recitarne dei passi interi - dopo 100 visioni, in effetti, ci mancherebbe pure il contrario - e, da perfetta nerd, ho citato una della battute più spassose di Bernadette nel mio primo romanzo, "La Prima Donna".
Simone Leonardi

Ascolta brutta manza, datti fuoco alla cordicella del tampax e fatti esplodere la caverna perché quella sarà l'unica botta che avrai mai nella vita, tesoro caro.
Me-ra-vi-glio-sa.

Amo questa pellicola, anzi no. ADORO questa pellicola. Per questo motivo, quando mi sono seduta sulla mia poltrona in penultima fila alla Fabbrica del Vapore di Milano, ero scettica. Temevo che la riduzione teatrale mi avrebbe fatto rimpiangere l'originale, ma sbagliavo.

Priscilla: la Regina del Musical è stupendo. Ho avuto una specie di paralisi  per tutta la durata dello spettacolo - un sorriso ebete sulla faccia e le mani unite in preghiera-applauso estatico - e ho desiderato accoltellare qualcuno a caso della prima fila per fottergli il posto.
Antonello Angiolillo

La "botta" più forte la danno i 495 costumi, le 65 parrucche e le 150 paia di scarpe dei 29 artisti in scena: a dir poco grandiosi, e molti identici a quelli del film, con una cura per i dettagli che lascia senza fiato. Le luci e la scenografia impeccabili ti portano senza la più piccola esitazione a un funerale, in giro il deserto, dentro e fuori dal pulman superaccessoriato delle Drag, in bar malfamati e nel casinò. L'adattamento è moderno - Felicia è groupie di Madonna e non degli Abba - Bernadette cita X Factor, Facebook e - colpita, affondata e innamorata - Beautiful e Brooke Logan (ah! ah! ah!) e Mizzy cita George Michael e Ricky Martin; eppure, la rivisitazione, conserva tutto il fascino e l'ironia del film di Elliott.

Il musical alterna canzoni che esulano dalla colonna sonora del film - e che ti fanno venir voglia di glitterarti pure il bianco degli occhi e di sculettare fino a slogarti le anche - e parti recitate che ricalcano la maggior parte delle divertentissime battute del film. 
Mirko Ranù
I tre attori protagonisti sono monumentali. Simone Leonardi è una Bernadette perfetta: elegante, divertente, "vecchia"... una vera e propria Girl. Antonello Angiolillo è Mizzy dalla tiara alle zeppe passando per la guêpière. Mirco Ranù, una Felicia fatta e finita - oltre ad essere un figo fotonico! - a un certo punto fa una verticale e cade in una spaccata perfetta: spacca palle, ma perfetta. Tutti ballano, cantano e recitano in modo impressionante.
Direi che l'ovazione finale del pubblico è stata più che meritata: e il mio applauso, in piedi sulla poltrona, va a tutti gli artisti che hanno lavorato a questa meraviglia dedicata a chi, dentro, è una Drag Queen come me.

Un estratto del musical, rende poco, ma rende. Se vi capita, non fatevelo scappare, sciocche.

4 commenti:

  1. "Quando l'ho scoperto, l'ho propinato a tutti gli amici che il mio divano ha ospitato negli anni:"
    No, a me no :-P
    I.

    RispondiElimina
  2. No, giuro. Ci hai provato, eh. Ma tutte le volte eravamo troppo sbronz... ehm... stanche per metterci davanti alla TV ;-)
    I.

    RispondiElimina

Dimmi