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martedì 15 novembre 2011

FB: Consigli per gli Affetti


Hai presente i consigli sociali di FB? Quelli che ci suggeriscono di stringere amicizie e intessere legami con gli amici degli amici degli amici degli amici dei parenti del nostro unico vero amico? Ogni tanto gli do retta: non schifo nel social network in cui mangio, ma conto sempre fino a 10 prima di farmi condizionare da qualcosa. Sì. 10 secondi sono sufficienti. Ebbene, sono giorni che FB mi consiglia di contattare un tizio.

- Avete una legione di amicizie in comune, che diavolo stai aspettando? Non la vuoi un'altra figurina da attaccare all'album?
- Ma non ti sembra strano che la richiesta non sia partita da lui?
- Non ti facevo così all'antica...
- Parlo sul serio. Fammici pensare su un momento.
- Noiosa.

Infine, la nebbia si è dissolta. 

- Una decina di anni fa io quel tizio l'ho mandato a fanculo! Oddio, non sai che sollievo riuscire a ricordarsi le cose prima di compromettere anche una sola sana inimicizia.
- Ma il perdono? La maturità? Non puoi proprio fare passo?
- Uno, due, tre, quattro, cinque, sei...
- Oh! Allora?
- ... sette, otto, nove, dieci: no.

7 commenti:

  1. questo post mi ha rallegrato la giornata!

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  2. e il tuo commento ha rallegrato il post ;)

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  3. Quel tizio che mandasti a fanculo,e che di riflesso mandò a fanculo te,lo accusasti di una cosa che non fece:tradire la persona con cui stava.
    Oddìo,per tradire tradì,almeno con la testa.E prima di tradire pure con qualcos'altro,decise che era meglio chiuderla lì con quella persona,visto che,ormai,in quella storia ci stava stretto,visto che la testa prendeva come valida qualsiasi scusa per buttare i propri sensi sulle passanti di turno o sulle femmine virtuali con cui si scambiava in maialate digitali ancorchè fantasiose.
    Percepiva,e non ci voleva molto a percepire,che la storia con quella persona era arrivata al capolinea. Decise di mollare il colpo,senza dare troppe spiegazioni,alla fine di un doloroso e nefasto periodo di pippe mentali durato all'incirca tre mesi.
    Poi,pentito non tanto della decisione,quanto da quella che gli appariva come una fuga bella e buona,richiamò quella persona,quella con cui stava, per dirle che forse qualche spiegazione le doveva.Non fece i conti con la propria dabbenaggine informatica...e a questo tizio vennero rinfacciate certe mail virtuali o vere scritte in quei tre mesi(ma quelle vere furono cestinate e mai arrivate a destinazione in attesa di sbollire l'infatuazione temporanea e capire cosa cazzo avesse nella testa)che fecero quindi la loro deflagrante pubblica apparizione,come in una sceneggiatura degna di un film dei vanzina,o forse peggio:di muccino senior.
    Esso tizio,invero,avrebbe potuto giocarsela meglio:
    insistere stoicamente,tentare di giustificare e di discolparsi,scalare la montagna una seconda volta,al di là di certe comiche minacce via sms,ed esporre le proprie ragioni.Non lo fece.Troppo complicato...e poi non c'erano ragioni,e poi c'erano pur sempre le mail che testimoniavano la sua puttanaggine!
    Non per altro,forse trovò più semplice,per tutti e per sè,lasciar perdere.Aveva bisogno di scappare via,e scappò.Molto comodamente.
    A dirla proprio tutta, questo tizio si dimostrò in seguito per quello che era...uno stronzo nei fatti,ma fu stronzo con altre persone e parimenti fu stronzeggiato.Un equilibrio in fondo accettabile.

    Questo tizio non vuole essere perdonato,non ci tiene nè ritiene che debba farsi perdonare qualcosa.Rincorrere i rancori altrui e l'odio di chi ha già deciso l'etichetta di bianco o di nero nel prodotto-mondo(peraltro servita su un piatto d'argento,va detto)non è esercizio che suddetto tizio possa permettersi.
    Conclusione banale e scontata:la vita è corta,si va avanti,e amen.

    Hai materiale per farci altri cento post o cento saggi anneddoti.E un paio di libri interessanti,almeno.
    Sipario abbassato,the end.

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  4. direi che t'ha preso fuoco la coda di paglia. già che c'eri potevi pure aggiungere il tuo codice fiscale. sarò breve: non mi servono dieci secondi per ricordarmi di te e della fine della nostra amicizia. quindi arrivaci: non parlavo di te in questo post. né in altri post. io non parlo e non scrivo di te, mai, e il tuo commento (che magari cancellerai quando ti passerà la "sbronza") non m'ispirerà nemmeno una barzelletta. sei lontano mille miglia dai miei pensieri. ah, se ti consola, non ho mai pensato di perdonarti: non ho neanche un rimpianto, sappilo. se ti dovesse venir voglia di replicare, fallo in privato così evitiamo 'ste bambinate.

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  5. difatti...scusate l'intrusione, ma dato che è tutto in pubblico...ma chi diamine sei?!
    almeno la firma, suvvia!
    finta, eh! s'intende!!!
    =D

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  6. Giustina:

    diresti male,nè code in fiamme nè bambinate,nè sbornie.Solo,evidentemente,una lettura frettolosa che ha reso il post fraintendibile(per me) e l'incazzatura montante per vedersi trasformato in un episodio da blogghe.Il modo,lo strumento in sè,la vampirizzazione,non la vergogna o la pubblica sminchiata o che altro.Ma niente di tutto questo,meno male,solo un mio malinteso.
    Mi scuso per l'intrusione,e chiudiamola qua.

    Indifferente nel sapermi lontano, vicino o medio dai tuoi pensieri, lascio cadere l'invito a "replicare" alcunchè in privato,abbastanza superfluo.

    bye

    Quell'altro tizio

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