Ciao Giustina!
Ho finito pochi giorni fa il tuo La Prima Donna.
Leggerlo è stato un turbinio di impressioni, sia per via dello stile che dei contenuti: estremamente vario.
È bello come tu abbia usato registri diversi per raccontare/rendere situazioni diverse. Dev'essere stato difficile gestire così tante identità (e quindi modi di relazionarsi) di un singolo personaggio/persona (essendo poi ispirato a una storia vera). L'impressione ricevuta è che l'azione sia spostata sul movimento di trasformazione dei personaggi stessi, e non nelle cose che fanno e questo aumenta l'immedesimazione. Ogni tanto, poi, ci sono dei giochi di parole geniali, che in parte avevo già notato sui tuoi blog.
Anche se all'inizio l'ho trovato confuso, ho invece poi apprezzato l'ordinamento dei capitoli. In realtà, più che "solo" un libro m'è sembrato di leggere frammenti di un diario, ricordi, sogni. Non dev'essere stato facile immedesimarsi, a parte nella storia specifica in sé, in un mondo così particolare, e spesso estremo, quale quello trans. L'immaginario a cui si riferisce rimane a me quasi del tutto estraneo, lo conosco vagamente, ma non lo percepisco affatto. Invece, leggendo, in alcuni frangenti, l'ho sentito.
Immagino l'avrai presentato anche nell'ambito del movimento/associazioni GLBT, come è stato accolto?
Ma essendo morbosamente curioso, la domanda è: a quando il prossimo romanzo?
E soprattutto anticipazioni, spoiler?
Un bacio
Ho finito pochi giorni fa il tuo La Prima Donna.
Leggerlo è stato un turbinio di impressioni, sia per via dello stile che dei contenuti: estremamente vario.
È bello come tu abbia usato registri diversi per raccontare/rendere situazioni diverse. Dev'essere stato difficile gestire così tante identità (e quindi modi di relazionarsi) di un singolo personaggio/persona (essendo poi ispirato a una storia vera). L'impressione ricevuta è che l'azione sia spostata sul movimento di trasformazione dei personaggi stessi, e non nelle cose che fanno e questo aumenta l'immedesimazione. Ogni tanto, poi, ci sono dei giochi di parole geniali, che in parte avevo già notato sui tuoi blog.
Anche se all'inizio l'ho trovato confuso, ho invece poi apprezzato l'ordinamento dei capitoli. In realtà, più che "solo" un libro m'è sembrato di leggere frammenti di un diario, ricordi, sogni. Non dev'essere stato facile immedesimarsi, a parte nella storia specifica in sé, in un mondo così particolare, e spesso estremo, quale quello trans. L'immaginario a cui si riferisce rimane a me quasi del tutto estraneo, lo conosco vagamente, ma non lo percepisco affatto. Invece, leggendo, in alcuni frangenti, l'ho sentito.
Immagino l'avrai presentato anche nell'ambito del movimento/associazioni GLBT, come è stato accolto?
Ma essendo morbosamente curioso, la domanda è: a quando il prossimo romanzo?
E soprattutto anticipazioni, spoiler?
Un bacio
Giorgio
(Invia il tuo commento a ilblogdellaprimadonna@gmail.com)
ciao, giorgio.
RispondiEliminafelice che i miei sforzi per gestire e "illustrare" i personaggi e le loro diversissime connotazioni abbiano giocato a favore dell'immedesimazione, della tua perlomeno.
purtroppo non ho (ancora) presentato il romanzo in nessun circolo arci o associazione culturale GLBT.
il prossimo romanzo è work in progress. diciamo che ne ho scritto metà, ma per ora sono ferma. in ogni caso, considerando che alla prima stesura ne seguiranno almeno un altro paio... temo che ci vorrà un po'. ma tu aspettami. :)
e grazie!
... ti aspetto, ti aspetto e così questa volta non mi sfugge nemmeno la presentazione :)
RispondiEliminaGrazie ancora a te!