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mercoledì 17 novembre 2010

303 – IL TEOREMA DEL FESTINO

Come si può ritrovarsi fra gli invitati di un festino fra escort, minorenni e maggiorate, cocainomani e affini e pervertiti assortiti senza rendersene conto?

“Sembrava un party come tanti…”
“Quella una escort? E quanto costerebbe?”
“Minorenne? Ma se sembra mia suocera!”
“Droga? Parla del curry o dello zafferano?”
“Macché soft porno: era un filmato ricordo…”
“Io l’ospite d’onore? Ma se non conosco nessuno!”

Scuse improbabili? Non è detto.

Prendete Hope Forrester, per esempio. Le è bastato sentire che sua madre l’ha concepita col marito della figlia Bridget per perdere la bussola: principiante. Sconcertata e sconvolta per la scoperta… che fa? Chiama un fotografo che ha conosciuto qualche ora prima e gli chiede ospitalità per la notte. Amici zero, ovviamente. Il tizio, Graham Parros, non può credere di aver cotanto culo: la preda che cerca riparo in casa del cacciatore… troppo facile! Un paio di telefonate et voilà organizzato un super festino per la Baby Forrester che Graham, con nonchalance, si azzarda a chiamare “amore”, “tesoro” e la “mia ragazza” senza che la bamboccina protesti. Una polverina sciolta in un bicchiere di champagne, e via al divertimento.

Ovviamente Hope sarà salvata in extremis, ma vedete quant’è facile? Basta avere una madre equivoca, un padre equivoco, un conoscente equivoco e un QI equivoco per poter invocare l’equivoco.

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