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martedì 28 aprile 2009

225 – LA RIVOLUZIONE DEL CAPEZZOLO

Qualche settimana fa, un mio caro amico mi ha raccontato di essere caduto fra le braccia di una ragazza: povero, non si è innamorato, è proprio inciampato. Il mio amico è un gentleman, non l’avrebbe mai fatto di proposito ma, d’istinto, si è protetto la faccia con le mani finendo per atterrare sul seno della tipa. Un gruppetto che assisteva alla scena è scoppiato a ridere, ma lui no, colpito - soprattutto - dall’impressionante durezza delle forme femminili in questione, compatte come piramidi. Non le aveva di marmo, l’ho tranquillizzato, è colpa del reggiseno. Lui c’è rimasto male, e posso immaginare quanto. 
Un paio di notti fa ho sognato di scrivere un libro intitolato La Rivoluzione del Capezzolo in cui ne rivendicavo l’importanza pressoché dimenticata: gli unici capezzoli turgidi che si vedono in giro, freddo o non freddo, appartengono ai viados che, troppo orgogliosi delle proprie salatissime tette, si vergognerebbero a nasconderle, non a mostrarne i succulenti particolari, e fanno volentieri a meno dei reggiseni occultatori. 
La metamorfosi è avvenuta anche in Beautiful, specchio riflesso delle nostre più inconfessabili perversioni: a differenza di una decina di anni fa, i seni di Brooke & co. sono sempre più enormi e presumibilmente perfetti, ma di realistici capezzoli, sugli abiti Forrester non c’è più neanche un chiaroscuro. 
L’estate prossima, la tendenza Super Santos sarà estesa anche ai costumi da bagno: alle anarchiche anti pallone resteranno solo i costumi lisi e smollati delle stagioni precedenti.
Pensavo che la mia fosse l’ennesima fisima, finché non ho notato l’ultimo spot della Müller e ho capito che, ahimé, la mutazione è già iniziata.

9 commenti:

  1. agli uomini intessa il volume delle tette, il capezzolo è come il buon vino, è apprezzato solo da un intenditore

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  2. Ah, ma io quel libro lo voglio leggere, ora!
    E sono disposto ad aspettare anche anni.

    Comunque non ci avevo mai fatto caso, a questa mutazione.
    Eppure il capezzolo rappresenta il fulcro reale di ogni fantasia maschile -e femminile- sul seno. Sebbene, inutile dirlo, imprescindibilmente anticipato e "sineddocato" dalla Corolla (spesso il vero oggetto magico).

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  3. z terry: non ci posso credere, non può essere, non è vero. tu sei un uomo? sei un chirurgo plastico? sei un intenditore? sei un capezzolo? ;)

    giangidoe: e se tu lasciassi perdere la carriera che hai intrapreso e diventassi editore??? daiiii.... :)

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  4. z terry era con me ieri sera e dopo aver letto il tuo blog è intervenuta, quello è il suo parere.
    B&B mi sta annoiando oltremodo, non so per quanto riuscirò a reggere la sua vista, mi sembrano oggi le comiche, vi prego fate morire la piccola logan...

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  5. già. in pochi mesi katie ha pianto quanto brooke in vent'anni o quasi: odiosa!!! teniamo duro: magari ci muore di parto.

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  6. Semmai io avessi intrapreso una qualsivoglia carriera (pensiero che mi quasi sorridere, dato il mio attuale stato di "inoccupato"), e se avessi sufficienti soldini da parte, non credo ci sarebbe professione per me più ambita di quella dell'editore.
    Oltre a quella dello sceneggiatore.
    E del doppiatore.
    E del traduttore.
    E del comunicatore.
    E del critico di Beautiful, ovviamente.

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  7. la prima risposta è sempre quella sincera: fai l'editore, fai l'editore! i soldi non sono un problema per gli editori... fidati.

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  8. Ho molta stima delle donne che fanno di necessità virtù raccontando gioia e dolori dei propri capezzoli. Delle proprie capezzole.
    Una mia cara amica ad esempio mi ha raccontato pochi giorni fa le vicende ultime (e quasi postume) delle sue capezzole utilizzate come baracchino o mixer da studio: alza volume abbassa volume alza volume abbassa volume alza volume abbassa volume e così via...
    Capezzole traumatizzate? sesso da dj! Reggiseni imbottiti a lattice/gel/cartongesso/gommapiuma/gommapane/gomma arabica/.
    Il punto è che anche la capezzola moderna ha riscoperto l'esigenza dell'affermazione della propria soggettività come fu per sua madre capezzola degli anni "70. Come tutte le sorelle gemelle è geniale, intuitiva ma la sua vita non è sempre facile. Perchè opprimerle?
    Propongo che a partire da questa primavera si possa scrivere tutte un diario di liberazione delle capezzole. Magari tra qualche anno Soderbergh ci girerà un film, prima e seconda parte,Chapezzola: La Guerriglia.

    piacere di conoscerti :)

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  9. piacere mio! chapezzola la guerriglia... che ridere!

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